lunedì 19 novembre 2007

Comunicato stampa su detenuto turco Avni Er recluso a Baddu è Carros.

ricevo e pubblico molto volentieri il comunicato stampa di Ciriaco Davoli scritto dopo l'incontro con Avni Er, detenuto Turco recluso a Badu e Carros


Consiglio Regionale della Sardegna
XIII^ Legislatura
Gruppo PRC-SE - Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea


COMUNICATO STAMPA

Il consigliere regionale del PRC-SE, Ciriaco Davoli, si è recato, lo scorso lunedì 12 novembre, al carcere di Badu è Carros per incontrare il detenuto turco Avni Er, militante dell'organizzazione della sinistra turca DHKPC, per verificarne le condizioni di salute e conoscere nei dettagli gli elementi più importanti del caso di cui è oggettivamente protagonista. Avni è stato condannato dal tribunale di Perugia in quanto avrebbe costituito, nella regione Umbra, una cellula del DHKPC, inserita nella "lista nera" delle organizzazioni terroristiche dell'Unione Europea. Condannato a sette anni dal tribunale di Perugia, venne trasferito dal carcere romano di Rebibbia a quello nuorese di Badu è Carros, creandogli, in questo modo, grossi problemi di comunicazione con il suo legale nella ricerca della linea difensiva. Avni, agendo nella sua attività politica alla luce del sole, ha sempre svolto un lavoro di diffusione e controinformazione sulla tragica situazione in cui si trovano, ancora oggi, i dissidenti turchi e ogni tipo di repressione e di persecuzione fisica che subiscono sistematicamente. Già la condanna sulla sola base di prove indiziarie al processo di primo grado del tribunale di Perugia è di per se gravissimo, sarebbe inaccettabile se venisse concessa l'estradizione di Avni, come richiesto dalle autorità turche, con la semplice giustificazione della lotta al terrorismo internazionale, mascherando quelli che realmente sono gli interessi economici tra i due Stati.

Tutti conoscono la situazione delle carceri turche e le modalità di repressione del dissenso. La Turchia occupa i primi posti nella classifica mondiale della violazione dei diritti umani, denunciati ripetutamente non solo da Amnesty International, ma anche dalla commissione ONU e da tante altre diverse organizzazioni mondiali, e non, che operano a sostegno del rispetto della persona. Ancora oggi, nonostante le numerose richieste di abolizione della pena di morte da parte della Comunità Europea, il Governo turco non ha minimamente preso in considerazione la proposta.
Si può facilmente immaginare il trattamento che sarà riservato ad Avni Er, considerato terrorista e nemico dello Stato turco. E' necessario, allora, che tutti i democratici si mobilitino e chiedano al Ministro Mastella di rifiutare l'estradizione proprio perché sussiste, concretamente, per il detenuto di essere sottoposto a torture o a trattamenti disumani.

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